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Cos’è il licenziamento nel settore pubblico?
- 16 Luglio 2020
- Pubblicato da: studemme.com
- Categoria: Economia e Management

Il licenziamento nel settore pubblico.
Il licenziamento nel settore pubblico può avvenire per giusta causa o giustificato motivo. Il legislatore individua una serie di comportamenti che possono prevedere il licenziamento nel settore pubblico come l’assenza giustificata con certificazione falsa, assenza ingiustificata, ingiustificato rifiuto del trasferimento, condanna penale definitiva, violazioni dei codici di comportamento, condotte aggressive e moleste nell’ambiente di lavoro, violazione degli obblighi previsti dalla prestazione lavorativa, insufficiente rendimento. Il licenziamento nel settore pubblico è considerato illegittimo se manca la giusta causa o il giustificato motivo ma anche se è viziato da una discriminazione di tipo sessuale, razziale, ecc… Il licenziamento nel settore pubblico può essere impugnato dal lavoratore entro 60 giorni (anche con una raccomandata al datore di lavoro) e entro 180 giorni deve essere seguito dal ricorso al giudice o dalla richiesta di conciliazione. Se quest’ultima non va a buon fine allora deve essere fatta richiesta al giudice. Nel caso di licenziamento nel settore pubblico illegittimo il lavoratore ha diritto al reintegro nel posto di lavoro o al pagamento di un’indennità commisurata all’ultima retribuzione per il calcolo del t.f.r. dal giorno del licenziamento fino a quello della reintegra in misura non superiore a 24 mensilità.

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